domenica 13 maggio 2018

Garfagnana - Il tempo sa che tornerai. E ti aspetta.

Capita a volte di tornare nei luoghi dell'infanzia, dopo una vita. E di accorgersi che quei trent'anni sono durati solo un giorno.
Il tempo scorre, forse. O forse non scorre affatto, e ci aspetta, paziente, in qualche luogo in cui prima o poi sa che ritorneremo.
Questo è un racconto senza foto. Perché non ce ne sono state, e perché non ne ha bisogno.
Capita per caso (caso? no, non capita nulla per caso) di arrampicarsi sulle montagne della Garfagnana. Vallate abitate solo da foreste silenziose, frementi nella primavera. Verde fresco, giovane, che urla la voglia di esplodere. Profumo intenso dei fiori di robinia. Sentitelo quel profumo.
Non ci sono foto, no, ma ci sono profumi.
Capita che decidi di andare fin su, in quel paesino dove hai trascorso tante giornate della tua infanzia. Infanzia davvero. Trent'anni sono passati. Forse di più. Passati?
La curiosità di rivedere quelle due strade, di risentire quei profumi e quei sapori che ancora, quando ci pensi, risenti in bocca e nel naso. I camini accesi, la pizza con le acciughe del forno di fronte all'albergo. Sento ancora quel sapore.
La voce squillante della padrona dell'albergo. Le statuine del presepe che dipingevo con la signora che mi teneva durante il giorno, mentre il babbo e la mamma lavoravano sulle montagne.
Sento ancora i toni delle voci.
Ma quelle persone erano grandi. Dopo trent'anni, il tempo che passa, che pensi che passi, che ti dicono che passa, lui, se le sarà portate via. E si sarà portato via i profumi, i sapori, le voci.
Ma qualcosa ti tira, ti attrae, e tu vai.

Vai. Sali. Curve nel bosco. Salita. Vai. Arrivi.

Arrivi là dove il tempo ti aspettava. Sapeva che saresti tornata.
Il paese che pensavi cambiato, è quello di quando eri bambina.
Cammini perplessa, quasi sulle uova, per non far rumore. Le porte, le finestre. Gli anziani davanti al circolo. L'odore dei camini accesi. Tutto è rimasto. Tutto ti ha aspettato.

La porta di quell'albergo, strano, non sembra cambiato nulla. E le persone, che i tuoi occhi di bambina avevano visto anziane, ecco, adesso hanno la stessa età di trent'anni prima. Il tempo ti ha aspettato.
E la voce in un lampo gira il paese. "E' tornata quella bambina!"
Per loro sei uguale. Per te sono uguali.
Quel tempo non è passato.

Il tempo sa che tornerai. E ti aspetta.