Questo è stato un viaggio nella nebbia, quella che avvolge il bosco e che sfuma alberi e pensieri, nebbia dell'anima, e di tronchi e di misteri che nasconde un legno marcio, una radice caduta, stupita di non essere più circondata dalla dolce terra, sbattuta nell'aria, dove non sa respirare.
Si sente persa, e chiama, urla, grida, finché tutti gli insetti del bosco non vengono a consolarla.
Questo è stato un viaggio nella profondità di ogni singola goccia, nella trasparenza, e nell'opacità. Di ogni goccia viva in sé stessa, diversa da ogni altra nella sua breve esistenza, capace di diventare mare quando abbraccia le altre.
E' stato un viaggio di tronchi contorti, di odori pungenti di animali selvatici e terra bagnata. E' stato un viaggio in un sogno, in un mistero, in una favola. In un bosco che è il bosco dell'anima.
Viaggio nella decomposizione, nella morte che se la guardi da vicino è piena di vita, nel fango, in quello che chiamate "sporco", ma che è la materia di cui siete fatti.
Un bosco in cui ci si perde, in cui le rocce partoriscono alberi, un bosco di anfratti misteriosi, di qualcosa che ti sembra conosciuto ma che in realtà non capisci, ti sfugge. Il muschio che ricopre quello che non si può vedere, tiene nascosto agli occhi umani la vita che brulica nelle viscere.
E' stato un viaggio nel silenzio e nel nel deserto, perchè nessun uomo c'era nel mio cammino, nessuna donna, nessun essere umano mi è passato davanti, ha incrociato la mia strada.
Solo il canto degli uccelli, il suono della pioggia, solo i bisbigli di esseri misteriosi, che non si sono fatti vedere ma si sentivano, presenti nel bosco incantato, presenti nel profondo di me stessa.
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