lunedì 22 aprile 2019

Il pane in cammino

Si parte. 

Questo è un viaggio atteso, sognato, aspettato. Da un anno. O forse, da sempre.
Si parte. Ma forse si è sempre in viaggio, e questa è solo una delle tante tappe. Alcune sono improvvise e impreviste. Altre le desideri lungo inverni ed estati, semine e raccolti.
Si parte. Con un po' di trepidazione, una lieve palpitazione per la paura di restare delusi, oppure di non saper reggere troppa bellezza. 
Si parte, con le cose più preziose: la mia farina, dono dei campi e di Madre Terra,  e il lievito madre, dono di un amico che incrociando il mio cammino ha spostato un ammasso informe di rovi per mostrarmi un sentiero di  bellezza, fatica, condivisione. Un sentiero che non si percorre da soli, ma fianco a fianco con tante altre anime, simili e diverse, una ricchezza smisurata di conoscenze, esperienze, lotta, difficoltà e tenacia, delusione e gioia, lavoro duro e festa. 
Si parte. Al mio fianco chi ha deciso di camminare con me nella vita, e che sostiene ogni giorno la mia fragilità e il mio entusiasmo. 
Si parte. 




Vi chiedo, se potete, di seguirci in questo viaggio. Di aprire il cuore, le menti, l'anima. 
Vi chiedo di mettere da parte ogni giudizio, ogni presunzione, ogni cosa che già sapete, ogni cosa di cui siete esperti, ogni cosa che non vi piace.
Vi chiedo di guardarvi dentro e intorno con occhi nuovi, senza veli. 

Vi chiedo di entrare in punta di piedi nella vostra vita ed in quella del Mondo che ci circonda, in ogni vostra casa e luogo di lavoro. In ogni svago e in ogni dolore.

Venite con me, ad Atena Lucana. La Terra mi tiene.  



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